Mi piacevano i videogiochi
Mi sono avvicinato al mondo della programmazione perché mi piacevano i videogiochi.
Da bambino, 2-3 anni, mio padre mi metteva seduto sopra la moquette e accendeva il commodore 64.
Dopo che lui aveva digitato qualche, rimanevo incantato quardando i pixel accendersi e prendere forma nelle ristrette sfumature di uno schermo a fosfori verdi prima e un televisore in bianco e nero poi (meno iconico ma era possibile farlo con l'ingresso RF dell'antenna).
Insomma c'è chi ha la casina delle api, chi il cavallo a dondolo e chi il vago ricordo di tecnologia a 8-bit ormai inimmaginabile per le nuove generazioni.
Crescendo mi ritrovo negli anni 90.
Internet sembrava una finestra rivoluzionaria sul mondo, molto più vibrante della deriva contenutistica cui siamo abituati fatta di contenuto preimpostati che ti cercano e di scrolling infinito.
Le cose all'epoca dovevi cercarle e spesso nel farlo ti imbattevi in persone simili a te, con i tuoi stessi interessi, senza doverti affidare ad un algoritmo di matching che lucrasse per trovare persone sbagliate al posto tuo.
Cresciamo facendo quello che riusciamo a fare ovvero imprinting ludico vs routine lavorativa
Ahimé però non tutto ciò che è bello e appagante resta tale per sempre.
Nel giro di qualche anno internet era diventato mainstream, e saperlo usare, saperci lavorare, saper creare del web da passione mi si ripropone come la più semplice e naturale fonte di sostentamento (ero molto negato come cameriere di sala).
Dunque per vent'anni della mia vita mi specializzo nella realizzazione di software web.
Cambiano i progetti, le città, le aziende, ma alla fine parliamo sempre di C.R.U.D., interfacce di visualizzazione e modifica dati, qualche volta la possibilità di dedicarsi a qualcosa di più complesso ...come calcoli fiscali o euristiche per un motore di ricerca...
Diciamoci la verità niente di così appagante e appassionante come scrivere software real time, dove il tempo e il movimento la fanno da padrone ...videogames insomma.
Andiamo in crisi per ritrovare il coraggio di tornare a fare quello che ci emoziona (armati di esperienza)
Ma io di videogames ci capisco poco e niente.
Non ho mai provato seriamente a farli...
Da ragazzo forse ci ho provato, ma la conoscenza non era accessibile e codificata come oggi.
Trovavi i manuali di openGL o directX, blog di qualche smanettone che ti spiegava un algoritmo di A* per il pathfinding.
E io non sono mai stato il tipo da accontentarmi di limitarmi a moddare uno sparatutto (anche se adesso ammetto che sarebbe un ottimo punto di partenza).
Oggi però non è più così, le informazioni sono accessibili e io ho maturato qualcosa che prima non avevo: la consistenza nel fare software:
progettare, manutenere, iterare
E' vero il paradigma è diverso, i tool sono diversi, altri linguaggi, ma un software scritto bene è un software manutenibile.
Forse 20 anni fa se avessi insitito avrei fatto anche qualcosa di buono, mettendo in piedi un mostro incapace da gestire sul lungo termine che sarebbe crollato come un Golem dai piedi d'argilla.
Davvero se penso ai primi applicativi web che ho scritto e a come li ho scritti mi viene la pelle d'oca, figuriamoci se avessi messo su delle cose estremamente più complesse come dei videogiochi...
Fare quello che ci emoziona, ci aiuta a ridmensionare quello che ci schiaccia nella routine giornaliera
Ma oggi sono qua, trovare anche poco tempo da dedicare a qualcosa che mi prende davvero è estremamente terapeutico.
Utile a me.
Non per tenermi impegnato.
Non per rifugiarmi e non accettare che si deve fare quello che serve per vivere.
... ma riappropriarmi del piacere autentico della creazione, di un linguaggio artistico che è fatto di logica e tastiera, ma non per questo meno carico di sentimento.
E sapete che c'è?
Che quando scrivi qualcosa di complesso, estremamente più compleso di quello che frulli sulla tastiera tutti gli altri giorni per vivere, quello che fai tutti i giorni diventa estremamente leggero e semplice.
E' un po' come rimettere quel bambino seduto sulla moquette e tornare a vederlo sorridere.
Updates più succosi e tecnici nelle prossime settimane...
P.S. cerco compagni di gioco, se qualcun'altro si ritrova in quello che ho scritto possiamo iniziare ad aprire una kanban board!

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